La Baldaccio Bruni piange la scomparsa di Mario Fornacini

La Baldaccio Bruni piange la scomparsa di Mario Fornacini

Mario Fornacini è stato per tanti anni dirigente della Baldaccio Bruni Anghiari, ma prima di tutto era e resterà un amico ed un super tifoso biancoverde. 

La Baldaccio Bruni Anghiari piange la scomparsa di Mario Fornacini e si unisce sinceramente al dolore della moglie Giovanna, delle figlie Silvia e Sara, dei fratelli Raul, Giovanni e Ricciotto e di tutti i familiari. Mario se n’è andato la sera dell’8 febbraio all’età di 71 anni (li ha compiuti lo scorso 6 ottobre) dopo una dura lotta combattuta con caparbietà e coraggio. Mario è stato per molti anni dirigente della Baldaccio Bruni, ma prima di questo è stato e sarà per sempre un super tifoso della squadra biancoverde.

Una passione sincera, un amore incondizionato per quella maglia che ha rappresentato per lui una sorta di seconda pelle. Ha seguito anno per anno le alterne fortune della compagine anghiarese, in casa e in trasferta, in caso di vittoria o di sconfitta, nel bene e nel male. Perché la Baldaccio per chi l’ha amata come l’ha amata lui è qualcosa che va ben al di là dei risultati del campo. Lungo la rete o sul greppo, in panchina come in sede, negli anni d’oro come in quelli più bui, senza mai perdere quel senso di appartenenza per la squadra del proprio paese.

Discutendo con gli amici di sempre sulle prestazioni della squadra, sulle decisioni da prendere, su come affrontare al meglio ogni tipo di situazione. Con umiltà, schiettezza, passione e rispetto, senza restare indifferente e senza mai eccedere in un senso o nell’altro, ma soprattutto senza perdere mai il sorriso e non facendo mancare ai vari interlocutori una battuta che finiva per sdrammatizzare il tutto. Perché chi ama lo sport sa che il calcio deve in ogni caso restare un gioco. Bello e coinvolgente, ma pur sempre un gioco. Tutte le persone che in un senso o nell’altro sono transitate per la “grande famiglia biancoverde” hanno avuto modo di conoscerlo e porteranno nel cuore il ricordo di un uomo buono, sincero, coraggioso e sorridente.

Un uomo che ha amato la vita e che aveva nel suo dna i giusti valori. In tanti lo hanno conosciuto più di me e potrebbero sicuramente descriverlo meglio di quanto non stia facendo io. Io posso solo dire di avere sempre nutrito sincera stima nei suoi confronti e verso il suo modo di vivere la vita. E’ stato un amico del mio babbo e spero con tutto il cuore che sia siano ritrovati Lassù a parlare della Baldaccio, di Anghiari e di quelle storie di paese e non solo che tanto li appassionavano durante le sere d’estate.

Il vuoto resterà grande. In primis per la famiglia, ma anche per tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo. Sono sicuro di non esagerare dicendo che la Baldaccio e Anghiari hanno perso un pezzo della propria storia e prima di tutto un amico. Ci resteranno però ben impressi il suo sorriso e quel suo modo appassionato, genuino e positivo di interpretare la vita.

Ciao Mario.. 

 

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