Una domenica in viola: La scuola calcio al Franchi
Domani 12 marzo una nutrita rappresentanza della scuola calcio della Baldaccio con i genitori e gli accompagnatori ha assistito al match di Serie A Fiorentina – Cagliari. Il racconto di Paolo Rossi.
Domenica 12 Marzo. Una data che rimarrà nei ricordi più belli di tanti bambini del settore giovanile biancoverde della Baldaccio Bruni Anghiari. Coronata da una splendida giornata primaverile, un bus a due piani, uno normale, a cui si è aggiunto un pulmino, hanno condotto nella città di Firenze oltre 160 persone tra ragazzini del settore giovanile, genitori, e staff della società. L’affiliazione con l’A.C. Fiorentina ha permesso di assistere dal vivo alla partita del campionato di serie A giocata tra Fiorentina e Cagliari allo Stadio Artemio Franchi di Firenze.
Una stupenda esperienza vissuta con entusiasmo dai bimbi tutta d’un fiato, prima col viaggio di gruppo, poi con l’ingresso dentro i vari recinti dello stadio fino a raggiungere i famigerati tornelli, dove oggi, per ragioni di sicurezza, è obbligatorio transitare senza portare le bottigliette d’acqua all’interno delle tribune. O si buttano, o si travasa l’acqua nei bicchieri di plastica forniti dal personale. A parte questi dettagli curiosi, i bambini della Scuola Calcio si sono sentiti pienamente coinvolti nell’evento, fino a cantare a gran voce l’inno tradizionale della Fiorentina, brano tipico vintage che viene proposto nel momento in cui le squadre entrano in campo.
La partita di per sé non è stata una grandissima prova calcistica dei viola, tutt’altro. Ma quando il risultato sembrava ormai orientato alla spartizione dei punti senza reti, un ultimo assalto della Fiorentina al 92’ ha regalato al pubblico la rete della vittoria. Bello, bellissimo, commovente, vedere i piccoli di Anghiari esultare come veri tifosi della Curva Fiesole. La Viola ha vinto ed il numeroso gruppo ha fatto rientro a casa con un bel ricordo da conservare a lungo, nell’attesa di una prossima volta allo stadio per seguire la squadra gigliata vestita con la tinta del fiore della viola.
Queste le parole dello staff del settore giovanile, Federico Fornacini, Diego Giorni e Tommaso Romanelli, espresse via whatsapp: “…se la giornata è trascorsa bene è soprattutto merito vostro e della collaborazione che avete dimostrato, per questo vi ringraziamo e speriamo di poter fare il bis alla prima occasione possibile…perché per noi questa è veramente una grande famiglia…”. Parole significative dove, in sintesi, ha vinto lo stare insieme gioioso e giocoso del gruppo. Oltre al calcio giocato e visto giocare. Baldaccio almeno per questa volta ha lasciato Firenze col sorriso e col drappo viola sulle spalle.
Ma quanti conoscono le ragioni del colore viola sulle maglie della Fiorentina? Nel 1926 l’Associazione Calcio Fiorentina nasceva con dei colori sociali molto diversi. La prima divisa da gara fu metà bianca e metà rossa, e si ispirava allo stemma cavalleresco di Ugo di Toscana. Ma nel 1929 il bianco-rosso fu sostituito da una divisa tutta viola unita. Sono due le tesi che spiegano questa scelta:
La prima, storia insolita e più diffusa, vuole il viola come il risultato di un errato lavaggio delle maglie bianco-rosse, che si stinsero in un violetto scialbo. Molti tuttavia la ritengono infondata. La dirigenza del periodo guidata dal Marchese Luigi Ridolfi, era troppo attenta alla tradizione della città per permettere che il colore della squadra cittadina fosse suggerito da un candeggio sbagliato. La seconda tesi, sicuramente più centrata sulla tradizione fiorentina, afferma invece che il colore viola fu scelto perché era legato alla storia di Firenze. In effetti le cronache del passato narrano che i fondatori romani diedero alla città il nome di “Florentia” perché le colline e i prati che la circondavano erano ricoperti dai fiori di giaggiolo. Inoltre il simbolo di Firenze, il giglio, trarrebbe origine proprio dal giaggiolo, fiore nobile e dal tipico colore viola. Alé Viola e Forza Baldaccio !
Articolo e foto a cura di Paolo Rossi